Il 15 Settembre è stato presentato nel bel giardino del Collegio Universitario Femminile Figlie di Maria Ausiliatrice il libro “San Tommaso in Ponte microstoria di una chiesa pisana 1160-2021” di Lucia Frattarelli Fischer.
Nonostante le condizioni meteorologiche non favorevoli fin da molto prima dell’orario fissato alcune decine di persone si sono presentate per accedere al giardino e alle 17.40 è stato chiuso il cancello per il rispetto della capienza covid, lasciandone un certo numero fuori. Ci scusiamo con loro e vedremo di organizzare una seconda occasione.
La partecipazione è stata molto sentita, in un clima di condivisione degli scopi e ci dà fiducia. Molti hanno acquistato il libro che si trova nelle librerie pisane e presso la casa editrice ETS (acquistabile anche on-line); per chi avesse difficoltà nel reperirlo l’associazione può incaricarsene.
Lo scopo di questa pubblicazione è stato illustrato dal Presidente Paolo Donati e dal Prof. Salvatore Settis, storico dell’arte e studioso della conservazione ed uso del territorio e del patrimonio culturale, e vicepresidente dell’associazione: Il recupero di questa piccola chiesa per destinarla ad attività che allievino le difficoltà di persone in stato di duratura o temporanea povertà. Settis in particolare ha messo in risalto la stretta correlazione che deve esserci tra recupero e riuso, affinché il primo non sia fine a se stesso.
La professoressa Chiara Franceschini, storica dell’arte e storica dell’età moderna nel suo intervento si è soffermata a tratteggiare l’intreccio tra i luoghi e le persone che hanno animato questi spazi, il monastero delle Convertite e la chiesa, leggendo alcune pagine del libro che ben ci hanno fatto comprendere l’opera di Cristina di Lorena con i suoi aspetti positivi e negativi (Vedi intervento integrale in PDF).
La professoressa Gabriella Garzella, medievista e Presidente della Società Storica Pisana, ha ripreso il tema del toponimo “in Ponte” e inquadrato la piccola chiesa che “datiamo 1160 ma che sicuramente è antecedente”, in un contesto ampio di ben altre sei chiese tutte nel quartiere Ponte e di queste l’unica sopravvissuta è San Tommaso; del collegamento tra città e campagna oltre il fiume Auser superabile proprio mediante un ponte fortificato di cui recentemente sono state ritrovate le fondamenta.
Prima dei relatori vi è stato il saluto della Direttrice del Collegio Suor Francesca Fontanili che ha aperto le porte a questa iniziativa come primo punto di arrivo di una collaborazione iniziata fin dalla costituzione della Associazione, passata attraverso le prime esperienze nel sociale, Cenone in Rete e Doposcuola, e la collaborazione data all’autrice nel ricostruire la storia della chiesa e del collegio nel ‘900, mettendo a disposizione i propri archivi e la memoria storica di chi ha vissuto l’ultima parte del secolo .
Ha portato il saluto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana la Direttrice Generale Dottoressa Silvia Briani che ha messo in risalto l’interesse dell’Azienda per il progetto che l’Associazione sta portando avanti intorno al recupero e riuso di questo luogo di proprietà dell’Azienda. Ha sottolineato come gli ospedali siano stati da sempre luoghi di accoglienza e di recupero, quelli Riuniti di Pisa, come mette in evidenza lo stesso libro, sono tra i più antichi d’Italia. Anche per questo ci sentiamo partecipi e disposti alla collaborazione.
Il Presidente ha riepilogato sommariamente altre iniziative portate avanti nonostante la pandemia e tra queste il doposcuola in rete, necessariamente in DaD, con l’istituto comprensivo Gamerra che ha accolto 34 tra ragazze e ragazzi delle scuole medie.
Da questa presentazione che vede tanta partecipazione vogliamo trarre la forza per costruire le attività nei prossimi mesi con nuove energie ed idee di volontarie e volontari.
Alcune foto dell’evento: